Superbonus 110%: Visura Catastale e altri Documenti Utili

Superbonus 110%: che cosa è, come ottenerlo, quali documenti sono necessari, ambito di applicazione, termini.

Lo scorso 2020 è stato lo scenario non solo di un’epidemia mondiale ancora oggi fortemente protagonista ma anche di diverse iniziative politiche e sociali il cui scopo è far ripartire l’economia ormai schiacciata dall’emergenza sanitaria creata dal Coronavirus. Tra le varie novità ci soffermeremo in particolar modo su quella introdotta dal cosiddetto Decreto Rilancio 34/2020, convertito successivamente in Legge 17 Luglio 2020, n.77: il Superbonus 110%.

Che cos’è il Superbonus 110%?

Il Superbonus nasce sicuramente dalla necessità di attuare delle manovre volte a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni e dunque a ridurre lo spreco energetico, combattendo il surriscaldamento globale. Queste nuove misure incrementano le detrazioni previste per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici previste dall’Ecobonus, che comportano quindi risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili, e di riduzione del rischio sismico previste dal Sismabonus, con detrazioni dal 50% fino l’85%.

Il Superbonus consiste principalmente in un’agevolazione del 110% sulle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico effettuati da:

  • condomini;
  • persone fisiche, al di fuori dell’attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono immobili oggetto di intervento;
  • istituti autonomi case popolari o enti similari;
  • organizzazioni di utilità sociale non lucrative o di volontariato;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa su immobili dalle stesse posseduti e assegnati ai propri soci;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche.

L’agevolazione in questione sarà ottenuta mediante una detrazione diretta al 110%, sostenendo le spese, da dividere in 5 quote annuali di pari importo (in 4 anni per le spese sostenute nel 2022) e utilizzare nella dichiarazione dei redditi per abbattere imposte e tasse (entro i limiti di capienza fiscale); oppure optando per uno sconto immediato in fattura, per l’importo totale dei lavori, praticato dai fornitori che li eseguiranno. In quest’ultimo caso il committente non sosterrà alcun pagamento e i fornitori riceveranno un credito di imposta pari al 110% da utilizzare in compensazione.

E’ulteriormente possibile optare per la cessione del credito agli istituti di credito o ad altri intermediari finanziari.

Quali sono gli interventi ammessi per il Superbonus 110%?

Per poter usufruire del Superbonus è necessario che siano effettuati degli specifici interventi, definiti trainanti, quali ad esempio: interventi di isolamento termico delle superfici che interessano l’involucro dell’edificio, che sia unifamiliare o plurifamiliare; sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti o di impianti centralizzati per il riscaldamento e la fornitura di acqua calda sanitaria, purché assicurino il conseguimento di una classe energetica più alta.

Successivamente il beneficiario di questa agevolazione potrà effettuare anche degli interventi aggiuntivi, detti trainati, come la sostituzione di infissi e schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici, l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici etc.

Analogamente è possibile effettuare degli interventi antisismici per gli immobili che si trovano in zone a rischio sismico, come previsto dal Super Sismabonus che in questo articolo ci limiteremo ad accennare.

Quali sono i documenti necessari per richiedere il Superbonus 110%?

E’ necessario produrre e presentare all’Agenzia delle Entrate una serie di documenti relativi ai lavori che saranno effettuati sull’immobile.

Tra questi:

  • il contratto che lega il proprietario alla ditta che eseguirà i lavori;
  • l’atto di compravendita o di affitto dell’immobile;
  • l’attestato di prestazione energetica rilasciato da un tecnico;
  • il documento di asseverazione in relazione alla conformità del progetto e ai requisiti richiesti;
  • la relazione tecnica di conformità urbanistica e catastale; le varie abilitazioni amministrative;
  • fatture e documenti di spesa.

Qual è la differenza tra conformità urbanistica e conformità catastale?

E’ opportuno sottolineare che la conformità urbanistica e quella catastale non sono la stessa cosa.

Il primo caso si ha verificando che l’immobile sia uguale al progetto depositato in Comune e recuperando tutte le autorizzazioni relative allo stesso per la ristrutturazione, tenendo in considerazione gli interventi già effettuati. Le modifiche eseguite senza il consenso del Comune sono considerate abusive pertanto non si avrà più conformità e sarà necessario, dove possibile, procedere con una sanatoria pagando la relativa sanzione per rimediare e poter avviare la pratica del bonus.

Il secondo caso invece, la conformità catastale, si verifica nel momento in cui l’immobile corrisponde alla planimetria catastale (piantina delle unità immobiliari) presente al Catasto; anche in questo caso è necessario aggiornare la planimetria in caso di modifiche apportate all’immobile. La conformità si ha dunque quando la planimetria è uguale ciò che è stato realizzato e autorizzato.

(Per approfondimenti vedi: Guida Completa 2022 alla planimetria catastale. Che cos’è, come richiederla; Guida all’estratto di mappa catastale e la differenza con la planimetria catastale).

La visura catastale: perché necessaria per il Superbonus 110%?

Parallelamente a tutti i documenti necessari, è fondamentale essere in possesso della visura catastale senza la quale non sarà possibile richiedere il bonus.

La visura catastale contiene tutte le informazioni relative allo stato di proprietà di un immobile o di un terreno, situato sul territorio nazionale italiano, da parte di un soggetto sia esso persona fisica o giuridica. Nel dettaglio è possibile apprendere comune e provincia, i dati anagrafici del proprietario o dei proprietari e i dati identificativi e di classamento degli immobili quali:

  • sezione urbana;
  • foglio;
  • particella;
  • subalterno;
  • zona censuaria;
  • micro zona;
  • categoria;
  • classe;
  • consistenza;
  • superficie catastale;
  • rendita

Per quanto concerne i terreni si avranno tipologia di coltura e classe dal punto di vista qualitativo, invece dal punto di vista quantitativo la misurazione in ettari o in are, inoltre sono riportati il reddito dominicale e il reddito agrario.

Come si ottiene la visura catastale?

La visura catastale può essere richiesta da tutti i cittadini, non ha scadenza e i dati in essa contenuti sono validi ed attendibili fino a modifica da parte del proprietario o del Catasto. E’ assolutamente utile nelle compravendite immobiliari, nelle locazioni e nei di contratti di permuta, donazione e comodato; è ulteriormente utile per certificazioni edilizie, richieste di allacciamento di utenze domestiche, calcolo di varie imposte e nel caso di successioni. (Per ulteriori approfondimenti vedi Guida alla Visura Catastale 2021 – Come si legge che dati contiene).

Come accennato in precedenza, la visura catastale è fondamentale nella pratica Superbonus 110%, in quanto tutto quello che riguarda un immobile può essere appreso mediante questo documento. E’ bene dunque averla sempre a disposizione poiché utile in una molteplicità di casi.

La visura è rilasciata dal Catasto con richiesta fatta presso gli Uffici Provinciali – Territorio dell’Agenzia dell’Entrate e sebbene possa essere richiesta anche telematicamente, vi è un modo semplice e veloce per evitare ricerche dispendiose, informazioni poco chiare, file agli uffici e formalità burocratiche che spesso rubano del tempo a chi di tempo non ne ha.

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Dott.ssa Chiara Villone

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